Patriota e generale italiano.
Sacerdote dell'ordine degli Oblati, nel 1844 lasciò la vita ecclesiastica
per prendere parte attiva ai moti insurrezionali. Fu a Parigi dove
partecipò alla rivoluzione del 1848; rientrato in patria combatté
in difesa di Venezia e nel 1860 prese parte in qualità di capo di Stato
Maggiore alla spedizione dei Mille e fu nominato da Garibaldi dittatore
provvisorio di Palermo prima e pro-dittatore di Napoli poi. Tenente generale
dell'esercito regolare nel 1862, nel 1866 gli fu affidato il comando della V
divisione e combatté valorosamente a Custoza. Temporaneamente sospeso dal
servizio, vi fu riammesso nel 1872 dal ministro Ricotti (Casatenovo Brianza,
Como 1813 - Roma 1874).